Barcellona è una delle città più affascinanti e ricche di storia a livello internazionale. Capitale della Catalogna è meta assai gettonata dai turisti di tutto il mondo. Riuscire a visitarla tutta in poco tempo è impresa improba, ma anche solo in poco tempo si ha la possibilità di catturarne l’essenza. Ecco cosa vedere a Barcellona in due giorni.
Il primo giorno a Barcellona
Rambla e boqueria
Il primo giorno a Barcellona può sicuramente iniziare con una lunga passeggiata su La Rambla. Questo lungo viale è tra i luoghi più visitati dai turisti e prende il via da Plaça de Catalunya per terminare ai piedi della statua raffigurante Cristoforo Colombo, ubicata nelle vicinanze del mare.
Lungo La Rambla c’è davvero tanto da vedere: si va dagli artisti di strada ai tanti fiorai che la affollano, fino ad arrivare ad alcuni luoghi culturalmente molto interessanti.
Il primo da citare è il Museo delle Cere: qui si possono ammirare riproduzioni di personaggi famosi, sia realmente esistiti che frutto della fantasia, come ad esempio quella di Superman.
Prima di arrivare alla Boqueria ci si ritroverà inoltre a calpestare, letteralmente, un’opera di Mirò.
L’artista catalano ha infatti lasciato ai propri concittadini uno splendido mosaico su cui fa un certo effetto ritrovarsi a camminare.
Prima di lasciarsi alle spalle La Rambla e addentrarsi nel Barrio Gotico, vale la pena trascorrere del tempo nella già citata Boqueria: questo è il più grande mercato non solo della città, ma di tutta la Spagna.
Ciò che colpisce tutti i turisti è l’ordine dei prodotti esposti e la cura quasi maniacale con cui vengono tenuti i chioschi.
Barrio gotico
Il proprio viaggio alla scoperta della città può quindi proseguire addentrandosi nel Barrio Gotico, uno dei quartieri più antichi di Barcellona.
Qui sono ancora visibili i segni dell’epoca romana e greca.
I luoghi di maggiore interesse che vi si possono visitare? Senza dubbio la Cattedrale di Santa Eulalia e il Museo Picasso.
Il primo è uno dei luoghi di culto più amati dai cittadini di Barcellona e il secondo è un polo museale dedicato al grande artista catalano che ha cambiato la storia della pittura e non solo.
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Born
Lasciato il Barrio Gotico si può continuare a scoprire i quartieri cittadini recandosi a El Born.
Un tempo quartiere assai povero, risulta noto per essere stato luogo di nascita della Corrida.
Oggi El Born ha mutato notevolmente la propria fisionomia, diventando uno dei quartieri della movida cittadina.
Tuttavia, oltre alla ricca proposta in fatto di locali e ristoranti, va citato il Museo del Tessuto, un altro dei tanti fiori all’occhiello di Barcellona per quanto riguarda la cultura.
Arc de triomf
Il primo dei due giorni a Barcellona può inoltre essere quello utile per vedere l’Arc de Triomf. Questo è un altro degli storici simboli della città catalana ed è un vero e proprio inno al modernismo.
La sua costruzione risale alla fine del 1800 e nacque dall’ingegno di Josep Vilaseca, appunto uno dei più grandi esponenti del modernismo europeo. Il suo stile architettonico è quello neo-moresco e la sua progettazione e costruzione ebbe luogo in occasione dell’Expo del 1888, che si tenne nella città catalana.
La sua particolarità più interessante sta sicuramente nel fatto di non essere stato costruito in marmo, ma in mattoncini rossi.
Parc de la ciutadela
Poco distante dall’Arc de Triomf si trova il Parco della Ciutadella, luogo perfetto per riposarsi dopo una giornata trascorsa a girare per la città. Questo parco venne pensato e creato sempre in occasione dell’Expo del 1888 e non è un semplice luogo dove trovare relax, perché vi è davvero tanto da vedere da un punto di vista culturale e storico.
Ad esempio merita un po’ del proprio tempo la Cascata Monumentale, a cui mise mano anche un Gaudì ancora alle prime armi. Non vanno poi dimenticati lo zoo cittadino, ubicato all’interno del parco e una gigantesca riproduzione di un animale ancora oggi affascinante come il Mammuth.
Il secondo giorno a Barcellona
Sagrada familia
Il secondo giorno a Barcellona può iniziare con la visita alla Sagrada Familia, una delle opere più famose al mondo e la cui storia è davvero particolare.
Si è di fronte ad uno dei più importanti simboli del cristianesimo, la cui millenaria storia è raccontata sulle facciate esterne e all’interno, e ad un’opera che ancora oggi è in costruzione. Quest’ultimo aspetto rende la Sagrada Familia ancora più affascinante agli occhi di moltissimi turisti.
Casa Battlò
Che Barcellona si possa sicuramente identificare con Gaudì, uno dei suoi cittadini più illustri in assoluto, è cosa nota. Ed un altro luogo a lui legato è la Casa Batlló.
Questa è una delle sue opere più interessanti, considerando che quello che l’artista fece fu ristrutturare da capo a piedi un palazzo, divenuto in questo modo simbolo del modernismo europeo, che come si è compreso è uno dei tratti caratteristici di Barcellona.
Fare tappa in questo luogo è d’obbligo non soltanto se si ama questa corrente artistica, ma anche se si apprezza l’arte in generale: i colori sgargianti che caratterizzano l’esterno e l’interno del palazzo sono qualcosa che rimane indelebile tra i ricordi di ogni viaggiatore.
Barceloneta
Se il primo giorno è stato in parte dedicato alla visita di due dei quartieri più importanti di Barcellona, nel corso del secondo non si può dimenticare quello di Barceloneta.
Questo quartiere vide la luce nel corso del 18° secolo e venne edificato per un motivo assai particolare: trovare un luogo dove sistemare gli abitanti del quartiere che nello stesso periodo veniva demolito per volere di Filippo V e al cui posto sarebbe sorta una fortezza militare.
Oggi Barceloneta è un riuscito mix tra atmosfera popolana e zone alla moda. Tutto questo è dovuto alla sua vicinanza al porto ed al vero e proprio restyling di cui è stato oggetto in occasione dei Giochi Olimpici del 1992.
Tra i luoghi da visitare vi è sicuramente Plaza del Mar, da cui è possibile intravedere il mare e l’inizio della lunghissima spiaggia di Barceloneta.
Da un punto di vista culturale merita parte del proprio tempo la chiesa di Sant Miquel del Port: questo è uno dei luoghi simbolo del barocco spagnolo e artisticamente è il fiore all’occhiello del quartiere.
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Montjuic
Il secondo e ultimo giorno nella città catalana può terminare con la visita a Montjuic. Questo è uno dei luoghi più particolari che si ha modo di vedere nel corso di una vacanza a Barcellona. Questo monte, che è conosciuto come il “Monte degli Ebrei”, si innalza per poco meno di 180 metri e si frappone tra il mare e la città.
Il soprannome con cui è noto deriva dal fatto che nella zona in cui si trova, in epoca assai risalente, trovava posto un cimitero ebraico.
Risulta decisamente affascinante arrivare in cima al Montjuic, ma molto interessanti sono anche i luoghi che si possono visitare nelle vicinanze. Tra questi si possono ricordare il Museo Nazionale d’Arte della Catalogna e il Castello di Montjuic: quello che un tempo era prigione e luogo di tortura oggi è sede del caratteristico Museo Militare.
Cosa mangiare a Barcellona?
Due giorni a Barcellona sono più che sufficienti per rendersi conto che quella catalana è una tra le cucine migliori a livello internazionale e che i piatti tipici a Barcellona sono davvero deliziosi.
Premesso che anche nella città catalana è possibile mangiare le tapas, piatto tipico spagnolo, va detto che sono altri i punti di forza della cucina locale.
L’elemento principale della tipica cucina di Barcellona è indubbiamente il pesce, ti consiglio a tal proposito il ristorante ‘Salamanca‘, dove posso assicurarti che il pesce è molto buono ed il prezzo è accettabile.
Per quanto concerne la carne vi sono ugualmente tanti locali che meritano, personalmente adoro i ristoranti argentini che hanno sempre ottima qualità, perfetti per chi ama la carne alla brace.
Un capitolo a parte meritano i dolci, tra cui vale la pena provare gli xuixo, che altro non sono che una sorta di rivisitazione catalana delle italianissime zeppole.
Ovviamente non può mancare l’assaggio della crema catalana, dolce noto in tutto il mondo. Inoltre ti consiglio di provare i churros, dei dolci fritti e le ensaimadas, che io adoro!
Dove dormire a Barcellona?
Essendo una città tra le più visitate al mondo, Barcellona offre una vasta scelta dal punto di vista alberghiero. Ovviamente se si vuole rimanere nelle zone più centrali della città, quali ad esempio il Barrio Gotico o la Rambla, bisogna prepararsi a spendere qualcosa in più.
Il consiglio, se si vuole risparmiare, risulta quello di albergare in zone leggermente più periferiche.
Una scelta del genere non incide negativamente sul proprio soggiorno nella città catalana, visto la grande efficienza dei trasporti di Barcellona, intesi sia come mezzi di superficie che come metropolitana.
Inoltre la zona della Rambla è parecchio caotica e movimentata, anche di notte, dunque si potrebbe optare per una zona più tranquilla, ma sempre centrale come ad esempio Sant Antoni, soprattutto se si tratta di un viaggio in famiglia.